la canzone del Sole

By Canzoni d'autore
La canzone del Sole

La canzone del Sole è il tredicesimo singolo di Lucio Battisti ed è stato pubblicato nel lontano 1971 dalla casa discografica Numero Uno.

Nonostante sia un brano molto orecchiabile e semplice da suonare, il significato della Canzone del sole è estremamente profondo e complesso. Il testo, infatti, tratta l’importante tema della crescita e della maniera in cui le persone si amano, si desiderano e crescono.

L’autore del testo di questa canzone è Mogol, considerato tra i più grandi e prolifici parolieri della musica italiana che in un’intervista ha rivelato l’origine del testo di questa canzone.

La canzone del Sole, significato

Il brano parte da un episodio realmente accaduto a Mogol da piccolo, ovvero la conoscenza di una piccola coetanea Titty, che lui nel testo immagina di incontrare molti anni dopo.

Nasce cosi una sorta di incontro e scontro tra il ricordo dell’infanzia ricco di nostalgia e il nuovo pensiero che viene sporcato dalle pulsioni della vita da adulti. Si evidenzia una specie di abbandono della visione fanciullesca fatta di rapporti sinceri, semplici e spogli dell’ambiguità tipica del mondo degli adulti per passare a un presente fatto di complessità e di sentimenti poco chiari.

La prima strofa della canzone si riferisce al ricordo dal piccolo bambino (che ricordiamo è Mogol da piccolo) che ricorda la piccola Titty. L’immagine della bambina emerge in modo chiaro e richiama il concetto di innocenza dell’infanzia che il lungo passare degli anni ha ormai trasformato in un lontano ricordo.

Il cambiamento

Gli anni passati hanno ormai portato alla perdita dell’antica spensieratezza e questo arco di tempo segna la nascita dei primi turbamenti amorosi. Proprio per questo motivo nelle strofe successive Mogol evidenzia, in maniera voluta, dei messaggi ambigui: “E la cantina buia dove noi respiravamo piano e le tue corse, l’eco dei tuoi no, (oh no) mi stai facendo paura”. Queste parole da una parte sembrano richiamare il ricordo di giochi innocenti fatti da bambini all’interno di una cantina dall’altra delle effusioni di amore tra adulti.

Il focus delle canzone si sposta, quindi, dai ricordi passati al presente. L’incontro con la vecchia amica si trasforma per Mogol in una sorta di trauma. Questo accade perché quella bambina adesso non è più la stessa: “Dove sei stata cosa hai fatto mai?” Questa domanda denota gelosia e l’autore continua con “Una donna, donna, dimmi: cosa vuol dir sono una donna ormai.”

Si tratta di un modo per l’autore di legarsi a un passato per il quale prova tanta nostalgia ma che, ormai, è andato via. Se Titty fa parte dei suoi ricordi, nel presente non gli appartiene più.

A cambiare non è solo Titty ma anche il protagonista stesso. Infatti, prova adesso gelosia per quella che prima era solo un’amica. Questo sentimento è evidenziato dalle domande che si pone come, ad esempio: chi l’ha fatta diventare donna, quanti altri uomini ha avuto. Nel testo questo aspetto è sottolineato da Mogol con “ma quante braccia ti hanno stretto, tu lo sai per diventar quel che sei, che importa tanto tu non me lo dirai, purtroppo.”

Testo

Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi
Le tue calzette rosse
E l'innocenza sulle gote tue
Due arance ancor più rosse
E la cantina buia dove noi
Respiravamo piano
E le tue corse e l'eco dei tuoi no, oh no
Mi stai facendo paura

Dove sei stata, cosa hai fatto mai?
Una donna, donna, dimmi
Cosa vuol dir "sono una donna, ormai"?
Ma quante braccia ti hanno stretto, tu lo sai
Per diventar quel che sei
Che importa, tanto tu non me lo dirai, purtroppo

Ma ti ricordi l'acqua verde e noi
Le rocce e il bianco fondo
Di che colore sono gli occhi tuoi?
Se me lo chiedi non rispondo

Oh, mare nero, oh, mare nero, mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me
Oh, mare nero, oh, mare nero, mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me

Le biciclette abbandonate sopra il prato e poi
Noi due distesi all'ombra
Un fiore in bocca può servire, sai
Più allegro tutto sembra
E d'improvviso quel silenzio fra noi
E quel tuo sguardo strano
Ti cade il fiore dalla bocca e poi
Oh no, ferma ti prego la mano

Dove sei stata, cosa hai fatto mai?
Una donna, donna, donna, dimmi
Cosa vuol dir "sono una donna, ormai"?
Io non conosco quel sorriso sicuro che hai
Non so chi sei, non so più chi sei
Mi fai paura oramai, purtroppo


Ma ti ricordi le onde grandi e noi
Gli spruzzi e le tue risa
Cos'è rimasto in fondo agli occhi tuoi?
La fiamma è spenta o è accesa

Oh, mare nero, oh, mare nero, mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me
Oh mare nero, oh mare nero, mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me

Oh, mare nero, oh, mare nero, oh, mare ne-
Oh, mare nero, oh, mare nero, oh, mare ne-
Oh, mare nero, oh, mare nero, oh, mare ne-
Oh, mare nero, oh, ma-