Pagliaccio azzurro, storia e significato

By Canzoni d'autore
Pagliaccio azzurro

Pagliaccio azzurro è la prima canzone che apre l’album Anna Oxa, pubblicato nel 1979 dall’omonima cantante italiana. Nella sua longeva carriera discografica, più volte Anna Oxa ha interpretato cover internazionali riadattandole in lingua italiana, come nel caso di “Pagliaccio azzurro” che ottenne un discreto successo.

Storia

Originariamente Pagliaccio azzurro era una canzone di Bob Seger, intitolata Till it shines.
Il periodo che coincide con l’uscita di questo brano, inaugura una nuova fase della vita artistica di Anna Oxa, che ha voluto dare alla sua immagine di cantante un’impronta da “maschiaccio-punk”.
Questa nuova e inusuale attitudine, che si è cucita addosso per tutto il corso degli anni ’80, è il chiaro segnale che la cantante abbia voluto dare un’immagine di sè come quella di un guerriero in evoluzione.

La canzone Pagliaccio azzurro, infatti, coincide proprio con il suo nuovo modo di scoprirsi e reinventarsi; questa sua “anima d’uomo”, col tempo, sarà di una rilevanza importante perché andrà a sottolineare un risveglio personale che, la stessa Oxa, auspica anche per le nuove generazioni. La cantante, infatti, con questo album, ha voluto rivolgersi anche a quella parte di gioventù che ha deciso di riscuotersi e ribellarsi, dopo anni passati a vivere passivamente le loro vite.
Anna Oxa è famosa proprio per questo, per la sua capacità di esprimere nelle canzoni, così come in “Pagliaccio Azzurro”, tutta la sua ostilità nei confronti di chi cerca di annichilire le coscienze, avendo vissuto lei stessa dei periodi di forte disagio e di solitudine.
La cantante, interpretando una cover di un artista straniero, ha voluto rimarcare il suo diritto di donna all’emancipazione, al desiderio di non farsi manipolare dalla società e connettersi con una creatività più alta. Come lei stessa afferma “La ribellione è la spada del guerriero che si vuole evolvere”.

Significato di Pagliaccio azzurro

La canzone “Pagliaccio azzurro” si apre con le melodie toccate dalle corde di un mandolino, seguite dalla voce di una giovane Oxa che conferisce immediatamente spessore e profondità a una canzone dal significato non subito chiaro per chi l’ascolta.
La descrizione di questo pagliaccio con “una giacca doppiopetto” e “piedi grandi per sentire” sono il chiaro rimando che la Oxa vuole fare a una parte di se stessa che si divide tra un’infanzia ormai lontana ed una sua parte più maschile, che è rappresentata da questo pagliaccio. Le due dimensioni trovano un incontro nella sua particolare personalità che spesso si trova divisa tra il voler rimanere ancora legata a un’infanzia che non può più far ritorno, a un presente che spesso è condizionato dal suo irrefrenabile desiderio di ribellione e libertà.
Questi sentimenti contrastanti faranno da sfondo per questa e altre canzoni nel panorama discografico della cantante pugliese, sempre legata alle sue origini, ma con un costante sguardo rivolto verso una maggiore consapevolezza di sè.
La canzone, infatti, termina proprio con una sorta di contraddizione, in quanto lei sostiene di non sapere chi sia questo pagliaccio azzurro ma, in realtà, con lui svela di non avere segreti, perché fa parte di quel passato che non l’abbandona mai.