Giugno 73 di De André, storia e sigtnificato
Giugno 73 è la quinta traccia dell’album Vol 8, appunto l’ottavo album in studio di Fabrizio De André, pubblicato nel 1975.
Tra le canzoni che rimandano alla vita dell’autore vi è sicuramente Giugno 73, un brano in stile epistolare, con forti componenti autobiografiche in quanto il testo si riferisce alla conclusione di una sua relazione amorosa.
La storia
La persona a cui Fabrizio de André fa riferimento è Roberta, una donna con cui l’artista intreccia una relazione forte e intensa in seguito alla separazione dalla prima moglie.
Il rapporto con Roberta è caratterizzato da numerosi conflitti dovuti principalmente alla madre di lei che ritiene il cantautore un cattivo partito considerando il matrimonio appena terminato e il lavoro di musicista valutato negativamente all’epoca.
Giugno 73, il significato
Il testo di Giugno 73 è caratterizzato da numerosi simbolismi, primo tra tutti la gazza ladra data in dono dall’autore a Roberta in assenza di altri regali da farle, il volatile difatti per l’epoca era considerato un segno del malaugurio, un modo, secondo gli esperti, di far presagire all’ascoltatore che la storia d’amore era inevitabilmente destinata a concludersi.
I motivi della rottura, oltre al disprezzo nei confronti del musicista da parte della ‘suocera’, vengono esplicati in modo abbastanza chiaro con le parole ‘sono loro stasera i migliori che abbiamo?’ intendendo la domanda che la donna ha posto al musicista riferendosi ai suoi amici e al loro modo di vestire differente rispetto all’ambiente borghese che Roberta era solita frequentare.
Appare chiaro quindi che la divergenza principale che porterà il loro rapporto a conclusione è di tipo sociale, una differenza di classe e di provenienza che sarà impossibile da superare.
La parte conclusiva della canzone divenuta celebre con le parole ‘meglio lasciarci che non esserci mai incontrati’ è una presa di coscienza del cantautore che invece di rinnegare tutto della relazione amorosa avuta con Roberta ne ammette con sincerità l’aspetto migliore intendendo dire così che un rapporto d’amore, per quanto concluso e pieno di ostacoli, sia comunque un momento importante da vivere senza ripensamenti.
