Canzone per un’ amica, testo e significato

By Canzoni d'autore
Canzone per un'amica

Canzone per un’amica (nota anche come In morte di S.F.) è un brano musicale di Francesco Guccini del 1967, pubblicata nel album Folk beat n.1.

È il 2 agosto 1966: Francesco Guccini è in sala di registrazione per ultimare Folk Beat n°1, quando apprende la notizia che una sua cara amica, Silvana Fontana, è rimasta vittima di un incidente, sull’Autostrada del Sole, all’altezza di Reggio Emilia. Il suo fidanzato, Augusto Artioli, che al momento dell’impatto era alla guida della Rover 2000, è rimasto invece gravemente ferito. Franco Ceccarelli componente della band Equipe 84, di cui Guccini era collaboratore dichiarò:

«Eravamo al Festival Nazionale dell’Unità a Ferrara. Pochi minuti prima di salire sul palco, qualcuno ci venne a dire che Silvana, una della compagnia del bar Grande Italia era appena morta, in un incidente stradale. Ma davanti a noi c’erano circa cinquantamila persone che ci aspettavano, e non sapevano che Silvana era una nostra cara amica, e che se n’era andata»

Franco Ceccarelli

Guccini chiede a Mansueto Deponti di improvvisare un giro di accordi, scrive frettolosamente il testo e inserisce al volo il brano nell’album con il titolo In morte di S.F. Qualche mese dopo, in seguito alla protesta dell’Anas, l’autore è costretto a rivedere il titolo e lo trasforma in Canzone per un’amica.

Il brano piacque molto anche ad Augusto Daolio, allora leader dei Nomadi, che la volle incidere l’anno successivo con la sua band e pubblicata nell’album I Nomadi).

Ancora 13 anni più tardi, Gucccini la parafrasa con Canzone per un amico, nel corso di un concerto, dedicandola a Demetrio Stratos, artista greco naturalizzato in Italia e frontman dei Ribelli e degi Area, stroncato da un infarto il giorno precedente all’esibizione.

Significato di Canzone per un’amica

Il significato profondo di Canzone per un’amica è di semplice intuizione: si tratta di una cronaca incredula dell’accaduto, con chiari riferimenti anche all’auto potente e alla mano che stringeva il volante.

Canzone per un’amica è stata oggetto di una cover molto nota, ad opera di Paulin Nuotclà (2007) che la titola Luna e gualiva, ma anche di una divertente parodia: Guccini non ti sopporto più è il titolo di un testo scritto dai ParaUtopia, che addebitano all’autore l’origine di tutti i mali (a causa sua, un gatto si sarebbe impiccato nelle corde, una fidanzata avrebbe ingoiato un mangianastri e il nonno avrebbe deciso di volare giù dal balcone)… Anche su una tragedia può spuntare un sorriso, ma Guccini sarebbe d’accordo?

Canzone per un’amica testo

Lunga e diritta correva la strada,
l'auto veloce correva
la dolce estate era già cominciata
vicino lui sorrideva,
vicino lui sorrideva…

Forte la mano teneva il volante,
forte il motore cantava,
non lo sapevi che c'era la morte
quel giorno che ti aspettava,
quel giorno che ti aspettava…

Non lo sapevi che c'era la morte,
quando si è giovani è strano
poter pensare che la nostra sorte
venga e ci prenda per mano,
venga e ci prenda per mano…

Non lo sapevi, ma cosa hai sentito
quando la strada è impazzita,
quando la macchina è uscita di lato
e sopra un'altra è finita,
e sopra un'altra è finita…

Non lo sapevi, ma cosa hai pensato
quando lo schianto ti ha uccisa,
quando anche il cielo di sopra è crollato,
quando la vita è fuggita,
quando la vita è fuggita…

Dopo il silenzio soltanto è regnato
tra le lamiere contorte:
sull'autostrada cercavi la vita,
ma ti ha incontrato la morte,
ma ti ha incontrato la morte…

Vorrei sapere a che cosa è servito
vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati
se così presto hai dovuto partire
se presto hai dovuto partire…

Voglio però ricordarti com'eri,
pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti
e che come allora sorridi
e che come allora sorridi…