De André, La canzone dell’amore perduto. Testo e significato.

La canzone dell’amore perduto è un capitolo tra tanti dell’antologia dell’amore di Fabrizio De André. Pubblicata per la prima volta nel 1966 e inserita, 3 anni più tardi (1969), nel 33 giri Nuvole barocche, il testo ha chiari riferimenti autobiografici alla relazione con Enrica Rignon, che volgeva ormai al termine. Fu la stessa lady De André a confermarlo, dichiarando di essere a conoscenza che l’autore aveva scritto questa canzone proprio nel periodo in cui il loro amore era, praticamente, sfiorito e ne stavano entrambi prendendo coscienza.
Scrivere e cantare per guardarsi dentro: la musica i De André, in fondo, si conferma un esercizio terapeutico. Ed è questa autenticità che arriva all’ascoltatore, che si rivela l’ingrediente segreto del successo di uno dei più grandi artisti musicali italiani di tutti i tempi, che lo rende attuale, inimitabile, vero.
De André canta un amore straordinariamente ordinario, che ispira gesti ordinariamente straordinari. Sta in questo, probabilmente, il significato più profondo del testo della Canzone dell’amore perduto, che non si conclude con un lieto fine, ma si risolve nella crudezza della realtà: come dopo la fine di ogni amore, anche nella canzone di De André, resta solo una strada possibile: andare avanti. Una volta svanito il sentimento, tutti i tentativi eroici si spogliano di emozione, diventano solo parole al vento dette in un momento di eccessiva euforia. De André va avanti dunque: lo fa soffrendo, come ogni essere umano che ha amato davvero, e con un pizzico di rimpianto. Si sforza, però, di proiettarsi in un amore nuovo, conservando un pizzico di velata tristezza per quello vecchio, quando capita di rincontrare l’amata, per caso, per strada.
Testo
Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole "Non ci lasceremo mai, mai e poi mai", vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose così per noi l'amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza. E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai ma sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo. E sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.