Andrea, Fabrizio De André

By Canzoni d'autore

Andrea è una canzone del cantautore genovese Fabrizio De André, pubblicata nel 1978 assieme a Volta la carta come singolo. Primo estratto dall’album in studio Rimini.

 Il tema del brano è una storia d’amore omosessuale, ambientata durante la prima guerra mondiale. Per questo motivo Andrea, oltre che essere una canzone antimilitarista è anche un inno della diversità e contro l’omofobia. La canzone conta tantissime versioni ed è stata tradotta in diverse lingue dall’inglese al francese e interpretata da artisti di fama nazionale e internazionale. Rientra a pieno titolo nelle migliori canzoni antimilitariste e il suo testo è negli anni entrato nelle antologie scolastiche.

«Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo addirittura poetico, i “figli della luna”; [in realtà per Platone gli uomini gay erano figli del Sole] quelle persone che noi continuiamo a chiamare gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi, se non addirittura culi. Ecco, mi fa piacere cantare questa canzone, che per altro è stata scritta per loro una dozzina di anni fa, così a luci accese, anche a dimostrare che oggi, almeno in Europa, si può essere semplicemente se stessi senza più bisogno di vergognarsene.»

Fabrizio De André durante il concerto tenuto al Teatro Smeraldo di Milano il 19/12/1992, appena prima di cantare Andrea a luci accese

Significato di Andrea

La canzone parla di un ragazzo, Andrea, che riceve la notizia della morte del suo amore in guerra e si “perde” nello sconforto. Gli ultimi versi recitano: “… il secchio gli disse: “Signore, il pozzo è profondo”… lui disse: “Mi basta che sia più profondo di me”. Si può immaginare che Andrea, dopo aver perso l’amore del soldato dai “riccioli neri”, si suicidi gettandosi nel pozzo.

Nelle ultime frasi Fabrizio De Andrè scaglia quindi come una freccia l’allusione al suicidio di Andrea, che per il grande dolore temeva di impazzire. Il protagonista getta in un pozzo una ciocca di capelli che il suo amato gli aveva lasciato prima della partenza e per porre termine alla sofferenza decide di seguirla.
Vediamo quindi che in questo testo, forse troppo spesso ascoltato con troppa leggerezza, troviamo centrali le tematiche dell’amore e della morte. La magistrale scrittura di Fabrizio de Andrè, è in grado di fondere due temi così importanti e di utilizzarli per mettere in luce due tematiche, all’epoca ancora tabù, come l’omosessualità e l’antimilitarismo.

Andrea Testo

Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea s'è perso s'è perso e non sarà tornare
Andrea aveva un amore Riccioli neri
Andrea aveva un dolore Riccioli neri.

C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera
C'era scritto e la firma era d'oro era firma di re

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Occhi di bosco contadino del regno profilo francese
Occhi di bosco soldato del regno profilo francese
E Andrea l'ha perso ha perso l'amore la perla più rara
E Andrea ha in bocca un dolore la perla più scura.

Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava Riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse - Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.

Lui disse mi basta mi basta che sia più profondo di me.

Lui disse mi basta mi basta che sia più profondo di me.