Alice non lo sa di De Gregori. Il significato.

By Canzoni d'autore
Alice non lo sa

Alice non lo sa è la prima traccia del secondo album in studio del cantautore italiano Francesco De Gregori, il primo come solista, pubblicato nel 1973 dalla casa discografica It. La canzone venne anche presentata a Un disco per l’estate dello stesso anno, ma arrivò ultima su 54 concorrenti.

La protagonista del brano è Alice, con un chiaro riferimento al personaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, che è il fil rouge che collega tutte le vicende raccontate nel testo. La bambina osserva il mondo che le sta intorno e stufa delle costrizioni del mondo degli adulti, si rifugia in un mondo di fantasia.

Sì, l’immagine di Alice che guarda i gatti appartiene a Carroll e alle illustrazioni di John Tenniel: quella bambina con gli occhi sgranati era stato il primo impatto visivo quando da piccolo lessi il libro. La verità è che venivo da un periodo in cui ero attratto da tutto ciò che nell’arte non seguiva un filo logico. Mi ero innamorato degli scrittori dadaisti, Tristan Tzara, la scrittura automatica, avevo letto Joyce, lo stream of consciousness, Freud e l’interpretazione dei sogni.

De Gregori

De Gregori apre la prima strofa parlando di Irene, personaggio protagonista di un altro brano dello stesso album, appunto Irene. La canzone racconta di una ragazza che sta meditando il suicidio. Il cantante vuole mostrarci una situazione di calma apparente, nella quale la ragazza si osserva allo specchio con in mano “un’altre sigaretta” che l’accompagna in quel momento triste di riflessione. La ragazza sta ascoltano Lillì Marlene, famosa canzone d’amore tedesca di Marlene Dietrichcantante “bella più che mai”, che narra la storia di un soldato che, durante la Prima Guerra Mondiale, si ritrova a pensare alla sua fidanzata.

Il Cesare a cui si fa riferimento è invece il poeta e scrittore italiano Cesare Pavese, che si ammalò di pleurite all’età di quindici anni. De Gregori a proposito dichiarò:

Il ‘Cesare perduto nella pioggia’, è Cesare Pavese. Avevo letto tutto di lui, e nella biografia c’è questo episodio di quando una sera aspettò per una notte Costance Dowling, donna bellissima, ballerina che lo illuse e poi lo lasciò. Alice per me è una specie di sfinge che guarda il mondo senza nessi consequenziali. Non è nemmeno chiaro se è lei la narratrice o io che scrivo.

De Gregori

La figura dello sposo invece è un riferimento autobiografico, parla della voglia dello autore di fuggire una vita per la quale era predestinato:

Mentre il personaggio dello sposo ha qualcosa di sicuramente autobiografico. No, non perché volessi sposarmi, ma fuggire. Una fuga che era probabilmente dalla vita cui ero predestinato da studente universitario, fare l’insegnante come mia madre o il bibliotecario come mio padre. Ma forse fuggire anche dal mondo della musica per cui ero uno strano.

De Gregori

La canzone ebbe un grande successo tra il pubblico, diventando uno dei brani di De Gregori più rappresentativi, tantoché il cantante romano inizio a non avere quasi più piacere nel doverla cantare:

Alla fine Alice cominciai a non sopportarla più perchè durante le serate tutti me la chiedevano dall’inizio alla fine, come se fosse l’unica canzone che avessi mai scritto… Io invece pensavo che anche tutte le altre fossero delle buone canzoni e così poco a poco cominciai a odiare il fatto che la gente voleva sentire Alice solo perchè l’aveva ascoltata un paio di volte alla radio e questo era l’unico motivo per cui gli piaceva. Ecco, mi dava fastidio quella grande forza che aveva la radio (o la televisione) nel determinare i gusti della gente. Poi in realtà io credo che Alice sia una bella canzone, ma mi seccava passare per ‘quello che ha scritto Alice’.

De Gregori

Alice non lo sa, testo

Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole
mentre il mondo sta girando senza fretta.
Irene al quarto piano e li tranquilla
che si guarda nello specchio e accende un'altra sigaretta.
E Lilì Marlene, bella più che mai, sorride e non ti dice la sua età
ma tutto questo Alice non lo sa.

Ma io non ci sto più, gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai cappelli,
lo sposo è impazzito, oppure ha bevuto,
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa,
non è così, che se ne andrà.

Alice guarda i gatti e i gatti muoiono nel sole,
mentre il sole a poco a poco si avvicina.
E Cesare perduto nella pioggia,
sta aspettando da sei ore, il suo amore, ballerina.
E rimane lì, a bagnarsi ancora un po',
e il tram di mezzanotte se ne va,
ma tutto questo Alice non lo sa.

Ma io non ci sto più, e i pazzi siete voi,
tutti pensarono dietro ai cappelli,
lo sposo è impazzito, oppure ha bevuto,
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa
non è così, che se ne andrà.

Alice guarda i gatti e i gatti girano nel sole,
mentre il sole fa l'amore con la luna.
Il mendicante arabo ha qualcosa nel cappello,
ma è convinto che sia un portafortuna.
Non ti chiede mai, pane o carità
e un posto per dormire non ce l'ha
ma tutto questo Alice, non lo sa.

Ma io non ci sto più, gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai cappelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto,
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa,
non è così che se ne andrà