Negli ultimi decenni è stato spesso argomento di discussione quello dell’assenza della musica nei licei come materia di insegnamento. Col Ministro Valditara qualcosa sembra pronto a cambiare.
Prepariamoci perché sta avvenendo, in maniera nemmeno così silenziosa, una riforma della scuola pronta a vivere delle novità che via via diventeranno sempre più interessanti. Andiamo a scoprire tutto più da vicino.
Non sono mancate negli ultimi anni le critiche insistenti nei confronti del sistema scolastico italiano, con tanti colpi di scena che si sono susseguiti nel corso del tempo. Ora però è arrivata la volontà di dare una svolta alla situazione, cercando di trovarci di fronte a un mondo che ritorni anche a vecchie situazioni.
E mesi fa il Ministro Valditara aveva sottolineato l’importanza della musica, in un’intervista a Il Giornale aveva specificato: “Vogliamo che i bambini si avvicinino alla musica fin da piccoli”. Una materia questa che da decenni ormai è lontana dal liceo e anche nelle altre scuole viene insegnata con sufficienza e poca attenzione.
Quando in realtà si tratta di una materia che merita di essere approfondita sotto ogni punto di vista e che può darci delle possibilità molto interessanti. Andiamo a scoprire quello che potrebbe accadere.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, ha iniziato a delineare una visione della scuola che sia innovativa soprattutto dal punto di vista della musica. Vuole l’introduzione sistematica di questa matira nella cultura musicale fin dalla scuola primaria.
Le Nuove Indicazioni Nazionali riconoscono alla materia della musica un ruolo da protagonista nello sviluppo integrarle della persona andando a valorizzare quello che è il suo potenziale educativo. Un riconoscimento che possa portare a vari aspetti.
Si curerà l’attenzione alla sensibilità estetica, la comprensione dei messaggi sonori, il canto e la lettura della musica stessa. Si va dunque verso un sistema dove la musica sarà grande protagonista e con la quale speriamo di recuperare il talento che negli ultimi anni si è affidato più ai social network che alla formazione.
E in più si valorizza l’idea che la scuola possa essere anche interessante e stimolante per gli alunni, cercando di dare loro tutti i mezzi possibili per riuscire ad arrivare a un futuro differente. L’impegno di Valditara è costante e ha già dato i suoi primi frutti con lo studio di un’organizzazione maggiormente severa quando si parla di condotta. E ora cosa ci aspetta? Staremo a vedere.
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