Sanremo 2026: vediamo insieme la lista dei cantanti e scopriamo quanto guadagneranno. La svolta è arrivata: i dettagli..
L’ultima edizione del Festival di Sanremo ha sorpreso sicuramente tutti: gli ascolti sono stati notevoli e nessuno si aspettava un successo simile dopo gli anni di Amadeus in cui la kermesse musicale ha vissuto il massimo splendore.

Carlo Conti ha sostituito egregiamente il collega e ha vissuto una settimana da sogno, con interazioni social numerose e soprattutto dati auditel da record assoluto. Il pensiero degli italiani è già rivolto al 2026: ci saranno numeri sempre positivi? Ci saranno stravolgimenti?
Chi prenderà parte alla nuova edizione? Sono queste le domande più gettonate, ma una cosa è certa: è già arrivata una richiesta importante in merito ai possibili guadagni. Mancano diversi mesi, ma già spuntano i primi problemi: il fattore economico, in particolare, rappresenta un ostacolo di non poco conto. Ma vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Sanremo 2026, quanto guadagneranno i cantanti in gara? Spunta un problema legato al fattore economico: i dettagli
In questo particolare periodo dell’anno, gli appassionati di musica aspettano con ansia i vari Festival che si tengono in giro per l’Italia: tra qualche giorno scatterà anche il MolFest, la Festa della musica Pop. L’evento canoro italiano più importante è sicuramente il Festival di Sanremo: la kermesse, ogni anno, attira milioni di telespettatori (e non solo).

Il fattore economico potrebbe però rappresentare un grosso problema per il prossimo anno. Andrea Laffranchi ha proposto delle cifre ben precise: ““La discografia chiede ormai da anni dei rimborsi più alti per i Big in gara. Lo scorso anno c’è stato un incremento delle cifre del 12%. Ora il rimborso corrisponde a 62mila euro per la partecipazione del singolo”, ha spiegato l’esperto. Alcuni artisti, tuttavia, si presentano come duo o magari in gruppo: si pensi semplicemente ai The Colors, da anni presenza fissa al Festival di Sanremo. La cifra di base per loro resta identica: si prevede però l’aggiunta di 3mila euro per ogni altro membro.
Le nuove proposte, invece, guadagnano 25mila euro, mentre i big in gara all’Ariston percepiscono dai 120 ai 150mila euro, escludendo però i costi per la produzione della canzone e tutto quello che c’è a monte. Una della serata più importante è sicuramente quella delle cover e al momento i rimborsi prevedono due fasce: 4mila euro per un artista italiano, 8mila euro per un artista internazionale.

Per evitare un rischio di boicottaggio, le case discografiche chiederebbero quindi compensi maggiori e soprattutto meno vincoli per l’uso di brand per le collaborazioni. Il caso Tony Effe, qualche mese fa, ha fatto arrabbiare tutti. “Rai Pubblicità vieta nella zona rossa del Festival l’uso di marchi che non siano i brand con i quali hanno già degli accordi. Non puoi far girare un van sponsorizzato, così come non puoi stringere accordi con un marchio di veicoli per far girare il tuo artista”. Per le case discografiche, quindi, il Festival avrebbe un valore dell’1% dell’anno. Anche nei semplici Live, un big ha dei compensi che valgono circa il doppio. “Tirando le somme di queste richieste, è un po’ sospeso un potremmo boicottare il Festival e non andarci. Le case potrebbero davvero dire ai loro artisti non andare”: questo l’allarme finale.